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Mosca è la capitale nonché il principale centro economico e finanziario della Federazione Russa. Sorge sulle sponde del fiume Moscova, ed occupa una superficie di 878,7 chilometri quadrati. Con 10,6 milioni di abitanti (14,4 milioni nell'area metropolitana) è la seconda città d'Europa, preceduta da Istanbul, per popolazione e la residenza di circa 1/10 dei cittadini russi.
Mosca fu fondata nell'anno 1147 da Jurij Dolgorukij. Il suo perimetro si estese nel 1960 fino ad includere i paesi limitrofi di Babuškin, Kuncevo, Ljublino, Perovo, Tušino e (nel 1986) di Solncevo.
Storia di Mosca
Il primo riferimento storico a Mosca è datato 1147 quando era un'oscura città di una piccola provincia con una popolazione ugrofinnica, i Merja. Nel 1156, il principe Jurij Dolgorukij fortificò la città, cingendola di mura. Dopo il saccheggio del 1237-1238, quando i Mongoli la rasero al suolo uccidendone tutti gli abitanti, Mosca fu ricostruita e divenne la capitale d'un principato indipendente.
Nel 1300 Mosca fu conquistata da Daniil Aleksandrovič, il figlio di Aleksandr Nevskij e membro della dinastia Rurik. La sua posizione favorevole sulle rive del fiume Moscova contribuì ad una rapida espansione. Mosca fu anche stabile e prospera per diversi anni successivi attraendo di conseguenza un gran numero di immigrati dall'intera Russia.
Intorno al 1304 Jurij di Mosca entrò in competizione con Mikhail Jaroslavič (e successivamente con il figlio di quest'ultimo Dimitrij) per il trono del Principato di Vladimir-Suzdal. Con Ivan I Mosca ebbe finalmente la meglio su Tver assumendo il ruolo di capitale del principato, e d'unico centro di raccolta delle tasse destinate ai governanti Mongoli. Attraverso il pagamento di un cospicuo tributo, Ivan ottenne un'importante concessione dal Khan. Al contrario di altri principati, Mosca non fu divisa fra i figli del principe, ma passò interamente al maggiore di essi.
Se inizialmente il Khan dell'Orda d'Oro tentò di limitare l'influenza di Mosca, in seguito, quando l'ascesa del Granducato di Lituania cominciò a minacciare l'intera Russia, il Khan stesso, per controbilanciare la Lituania, rinforzò Mosca, consentendole di diventare una delle città più potenti in Russia.
Nel 1380, il principe Dimitri Donskoj di Mosca condusse un'armata panrussa ad un'importante vittoria sui Mongoli nella Battaglia di Kulikovo. Da quel momento Mosca assunse un ruolo di primo piano nella liberazione della Russia dalla dominazione Mongola.
Nel 1480, Ivan III sottrasse definitivamente i Russi al controllo Tartaro (i due eserciti si confrontarono sul fiume Ugra) e Mosca divenne la capitale d'un impero destinato a racchiudere, oltre all'intera Russia e alla Siberia, molte altre terre.
Ivan III sposò poi Sophia Paleologa, nipote dell'ultimo imperatore di Costantinopoli, andando così a rafforzare l'importanza della città. Il cuore della Chiesa ortodossa si spostò a questo punto dall'antica Bisanzio a Mosca.
La nuova posizione politica e religiosa che nel frattempo era stata raggiunta da Mosca sul piano internazionale portò alla nascita dell'idea che la città fosse la terza Roma (dove Roma e Costantinopoli erano state le prime due).
La tirannia dei successivi zar, come Ivan il Terribile, portò alla decadenza dello stato, benché allo stesso tempo l'impero andasse espandendosi. Nel 1571 i Tartari del Canato di Crimea s'impadronirono di Mosca, dandola alle fiamme. Dal 1610 al 1612 Mosca fu occupata da truppe del Regno polacco-lituano, il cui sovrano Sigismondo III tentò d'usurpare il trono russo.
Nel 1612, gli abitanti di Nižnyj Novgorod e d'altre città russe si sollevarono contro gli occupanti polacchi, assediarono il Cremlino e sterminarono gli invasori. Nel 1613, un'assemblea dell'Impero elesse lo zar Michele Romanov, instaurando la Dinastia Romanov.
Mosca cessò d'essere la capitale della Russia nel 1703, quando Pietro il Grande costruì San Pietroburgo sulla costa del mar Baltico. Quando Napoleone invase il paese nel 1812, i moscoviti evacuarono ed arsero la città il 14 settembre, mentre le forze di Napoleone s'avvicinavano. L'esercito di Napoleone, stremato dalla fame, dal freddo, e dalla mancanza di approvvigionamenti, si ritirò.
Nel gennaio del 1905, l'istituzione del governatore della Città, o sindaco, fu introdotta ufficialmente a Mosca, e Aleksandr Adrianov divenne il primo sindaco ufficiale di Mosca (il sindaco attuale è Jurij Lužkov). Dopo il successo della Rivoluzione Russa nel 1917, Lenin, nel timore di possibili invasioni straniere, spostò la capitale da San Pietroburgo di nuovo a Mosca, il 5 marzo 1918.
Durante la seconda guerra mondiale la città subì l'assedio delle truppe nazi-fasciste, che riuscirono a spingersi fino al vicino comune di Chimki, a circa 20 Km a nord-ovest del centro di Mosca. Un monumento che raffigura tre enormi cavalli di Frisia è stato posto sul punto più vicino al centro raggiunto dall'avanguardia delle truppe nemiche.
Snodo vitale delle ferrovie e delle linee di rifornimento dell'URSS, Mosca, insieme a Leningrado e a Kiev, venne individuata come uno dei tre obiettivi strategici dell'offensiva della Wehrmacht germanica del 1941. Nel novembre di quell'anno, i soldati tedeschi dell'Heeresgruppe Mitte vennero fermati nei sobborghi della città e successivamente respinti nel corso della Battaglia di Mosca.
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