GIACOMO QUARENGHI E SAN PIETROBURGO
VITA DI GIACOMO QUARENGHI
Giacomo Quarenghi è il più noto fra i moltissimi architetti
Italiani che lavorarono in Russia: egli divenne celebre e fu architetto
della Corte Imperiale.
Fu inviato in Russia insieme al Trombara da Reiffenstein. Vediamo
come; Catherine II navait point renoncé à
son plan dice L. Hautecoeur des palais à lantique;
elle révait même de multiples constructions: banque,
bourse, hòpitaux, théatres. Ed ancora: Clérisseau
lavait dégoutée des architects français.
Elle tourna ses regards vers Rome, lécole des nations,
et, en 1779 elle écrivait à Grimm de sadresser
à Reiffenstein pour avoir deux bons architects italiens
de nation et habiles de profession...car tous mes architectes son
devenus ou trop vieux ou trop aveugles ou trop lents ou trop paresseux.
Il 25 agosto precisa il suo pensiero ...jai voulu des
Italiens parce que nous avons des français qui en savent
trop et font de vilaines maisons interieurerment et exterieurment
parce quils en savent trop.
Gli architetti che Reiffenstein mandò nel 1780, comme
un paquet doutils furono Giacomo Quarenghi e Trombara.
G. Quarenghi nacque a Bergamo il 3 settembre 1744. Benché
dotato di talento per il disegno, egli fu distolto dalla vita artistica
dai suoi, che volevano farlo avvocato o abate.
Alla fine suo padre cedette alle sue insistenze: dopo un soggiorno
nello studio di artisti bergamaschi, nel 1763 lo mandò a
Roma. Allievo di Raffaello Mengs, Quarenghi si entusiasmò
per la pittura antica. Dopo la partenza di Mengs per la Spagna,
entrò nello studio di Stefano Pozzi: allora conobbe un certo
Brena che lo istruì nellarchitettura: abbandonati quindi
i pennelli, si mise alla scuola di Paolo Posi.
Costui era però
un manierista: egli allora studiò col francese Decrézet,
amico di Winkelmann, ed, in seguito con Nicola Giansimoni, che copiava
e misurava i monumenti di Roma.
In quel tempo gli capitarono fra le mani i trattati di Palladio.
Non potresti mai credere scrive al suo amico Marchesi,
limpressione che mi fece questo libro. Allora mi accorsi
chio avevo ogni ragione di ritenermi mal diretto.
Bruciò i suoi disegni e si mise a rilevare i monumenti antichi
di Roma e della campagna romana.
Cominciano gli incarichi. A 25 anni Quarenghi esegue dei casini,
dei caminetti, una tomba, per lInghilterra; restaura nel 1770
la chiesa di S. Scolastica a Subiaco, lavora in Roma a S.Maria in
Campitelli, decora la Sala da Musica in Campidoglio per il Senatore
Rezzonico, al quale fornisce anche disegni per il mausoleo di suo
zio Clemente XIII, che verrà poi eseguito da Canova. Egli
è finalmente conosciuto.
In quel tempo appunto Reiffenstein lo ingaggia al servizio della
Russia con onorificentissime condizioni.
Dopo una breve visita a Bergamo ed a Venezia, egli parte per Pietroburgo - ove si pone ad un febbrile lavoro. - È assolutamente stupefacente
la quantità di opere di cui egli è capace fra gli
anni 1780 e 1785, i primi del suo soggiorno, e di cui egli dà
notizia al Marchesi in una lettera del 1785 appunto.
Sono costruzioni per lImperatrice e per la sua corte, per
i favoriti ed i nobili, per i ricchi signori, a Peterhof, a Tsarskoè
Sélo, a Pietrogrado, in provincia: palazzi, ponti, teatri,
ospedali, la borsa, la banca, decorazioni dinterni e giardini,
ecc. ecc. di cui diamo lelenco completo in appendice, partendo
dalla data del suo arrivo in Russia e tenendo un ordine cronologico.
Egli redige poi una quantità di progetti che non vengono
eseguiti, ma che danno testimonianza della sua fantasia e della
sua inesauribile facoltà di lavoro.
Durante tutta la fine del secolo XVIII e linizio del XIX egli
disegna e costruisce senza posa, come pochissimi architetti hanno
saputo e potuto fare.
Quali sono i caratteri di questi edifici?
Quarenghi si prende cura di indicarci egli stesso i suoi modelli:
Io ti dirò scrive egli nella sua lettera a Marchesi
che lantico è stato la prima base di tutte le
mie osservazioni. Quando io credetti avere acquistata una conoscenza
sufficiente della semplicità e della grandezza dellantico,
io mi posi a studiare le migliori cose dei nostri moderni, e, dopo
aver bene esaminato e disegnato il poco che, fra una immensità
di fabbriche magnifiche, si trovava a Roma, io feci due viaggi attraverso
lItalia, per vedere, esaminare e misurare sul posto, il meglio
di quanto ci hanno lasciato i nostri maestri. Vicenza, Verona, Mantova,
Venezia, furono i luoghi ove io mi fermai di più, poiché
là sopratutto abbondano le belle fabbriche di Palladio, Giulio
Romano, Sammicheli, come a Roma e dintorni quelle di Sangallo, Bramante
ed altri.
Quarenghi studia anche gli architetti suoi contemporanei, specie
i Francesi, ed infatti noi vediamo che spesso negli interni li imita;
ma egli è italiano, abituato agli appartamenti di lusso dei
grandi palazzi.
Siccome egli costruisce per alti personaggi, alle
piccole camere egli preferisce le gallerie, le sale con colonne
allitaliana, vestiboli ed anticamere che si succedono,
ecc. Dunque a Palladio ed agli antichi, piuttosto che ai suoi contemporanei,
egli chiede le sue proporzioni, i suoi ordini, e le sue decorazioni.
Del resto i suoi modelli sono sovente anche quelli del suoi coetanei.
Quarenghi
non è pertanto un imitatore servile, egli non esita ad introdurre
notevoli innovazioni: così a sovrapporre la trabeazione dorica
alle colonne ioniche novità apparente che offende un
po limmaginazione dei nostri legislatori darte
egli dice ma che la ragione non saprebbe interdire. Daltronde
anche gli antichi lusarono talvolta e Vitruvio giustifica
questa soluzione.
Malgrado i suoi sbandieramenti di libertà,
egli non può rinunciare al principio di autorità.
Così le opere di Quarenghi ricordano quasi sempre monumenti
del passato. Da buon classico, egli ritiene che loriginalità
non derivi dalla novità degli elementi, ma dalla loro disposizione.
Più che Giulio Romano e Sammicheli, egli ammira Palladio.
Prima di lasciare lItalia, egli va a dare unocchiata
alle migliori fabbriche che ornano il Veneto, cioè le chiese
di Palladio a Venezia, le ville sul Brenta, gli edifici Vicentini.
La nobiltà di Palladio lo scuote, ed appena a Pietroburgo,
ne imita taluni schemi planimetrici di ville per la sua Banca e
più tardi per il palazzo Joussoupoff, per la dacia
Bezborodko e per losservatorio di Poulkovo.
A Palladio sono ispirati i suoi edifici religiosi e teatrali. La
Rotonda gli serve da modello allOratorio progettato per Tsarskoè-Sélo;
il Redentore, San Giorgio Maggiore e San Francesco della Vigna a
Venezia gli sono di base per la cappella dei cavalieri di Malta.
Malgrado le differenze, i rapporti fra il teatro dellErmitage
ed il teatro Olimpico di Vicenza, sono evidenti. Quarenghi però
abbandona allErmitage, destinato ad un piccolo numero di persone,
i palchetti condannati dal Milizia, e non restano che i gradini
ricoperti da cuscini, alla maniera degli antichi.
Linflusso dellarte greco - romana sulle sue opere non
è meno sensibile. Il tempio della Sibilla gli ispira il progetto
di Osservatorio per Tsarskoè-Sélo, la base della colonna
Traiana sopporta la sua colonna rostrale di Rochensolm, etc. Quando
Quarenghi deve costruire a Tsarskoè-Sélo dei bagni
freddi per i giovani granduchi, egli pretenderà costruire
una naumachia alla greca, quando nel giardino di Bezborodko egli
dispone limitazione di un rudere con le statue decapitate,
noi pensiamo senza dubbio a Piranesi, Panini, Hubert Robert, agli
schizzi di Clérisseau, ammirati da Quarenghi, ma sopratutto
si alza davanti ai nostri occhi limmagine del Tempio di Venere
e Roma.
Quanto al Pantheon, modello dei modelli, lo troviamo ovunque; il
suo portico orna le facciate, la sua rotonda serve da vestibolo
al palazzo Inglese di Peterhof, da sala italiana al palazzo progettato
per Bezborodko, da sala semi-rotonda al palazzo Alessandro a Tsarskoè-Sélo,
o semplicemente da Rotonda al palazzo schizzato per Chéremeteff.
Quarenghi copre queste rotonde con la cupola ornata da cassettonati,
di cui locchio centrale permette o dovrebbe permettere alla
luce settentrionale di spandersi dallalto.
Lantico ha la stessa importanza nella decorazione. Consideriamo
qualcuna delle sue gallerie, quella di Chéremeteff o il vestibolo
della Galleria Francese, la sala del principe Bezborodko, il gabinetto
del duca di Serra Capriola, o la sala San Giorgio al palazzo dInverno,
ecc.
Le decorazioni sono sempre allantica: cornucopie, bassorilievi,
grifi, laquila dei SS. Apostoli. Quarenghi non usa il pompeiano,
caro a Cameron, ma sempre attinge ai monumenti Romani: sempre più,
nellavanzare della sua opera, egli sopprime gli elementi inutili
e riduce la decorazione: aspira alla semplicità, cerca lequilibrio
delle proporzioni e testimonia del suo gusto per le grandi linee.
Gli incarichi che egli riceve gli permettono di soddisfare questo
suo gusto.
Egli
preferisce una liscia cornice senza altra decorazione allinfuori
dei mutuli - orna i frontoni di bassorilievi alla greca: e la cavalcata
scolpita sotto il portico ci avverte che non ignora il fregio del
Partenone.
Reimers dice di lui À un goût pur il joint des
connaissances profondes de son Art. Ses ouvrages le placent bien
justement à la tête des touts les professeurs darchitecture
en Europe. La beauté des ses proportions, la grande, chaste
et noble semplicité de son style ne sauraient être
trop admirées.
Quarenghi divenne consigliere di Stato, architetto di S. M. lImperatore,
abitò un appartamento allErmitage come una celebre
personalità.
Egli lavorò quarantanni in Russia, allEstero
non fece quasi nulla: eseguì il suo ultimo lavoro nel 1808,
poi, fino alla morte (1817), non eseguì più nulla.
Nel 1812 fu incaricato di fare un arco di trionfo a Pietrogrado
ed un monumento commemorativo a Mosca, che non furono eseguiti.
Lultimo suo progetto è del 1816 la chiesa Anglicana
in Pietrogrado. Lanno dopo moriva.
OPERE
OPERE DI G. QUARENGHI IN RUSSIA
Anno 1780 - Chiese e padiglioni nei dintorni di Tsarskoè-Sélo,
a Koazmino, al Cimitero di Kazan (St. Lunskaia), a Poulkovo, a Moskovskaia
Slavianka, a Fedorovskoè, a Pavlovsk.
Anno 1781-83 - Lospedale a Pavlovsk - Interni nel Palazzo
Reale - Teatro al Parco di Pavlovsk.
Anno 1782 - Palazzo inglese a Peterhof. Bagno freddo a Peterhof
(progetto). Tempio dAmis e Cucina
a Tsarskoè-Sélo. Cucina e Rovina
nel giardino del palazzo Bezborovko. Il campanile della Chiesa a
Tsarskoè-Sélo (progetto). Chiosco turco nel giardino
di Tsarskoè-Sélo. Tre caminetti nella terza anticamera
del palazzo di Tsarskoè-Sélo. Il gabinetto dargento
di Caterina II ed il gabinetto di vetro (progetto). Sala dei concerti
ed osservatorio (progetti).
Anno 1783-85 - Accademia delle Scienze a lato della
Kounstkamera allErmitage. Teatro dellErmitage.
Le loggie di Raffaello allErmitage.
Anno 1785-88 - La Banca di Stato. La nuova Borsa (progetto).
Anno 1791 - I corpi laterali del palazzo di Tsarskoè-Sélo
(liceo).
Anno 1792 - Gran palazzo dAlessandro a Tsarskoè-Sélo.
Anno 1794 - Una sala (padiglione) a Tsarskoè-Sélo.
Anno 1796 - Le sale al Palazzo dInverno a Pietroburgo (incendiate
nel 1837). La casa di Bezborodko. Palazzo del principe Joussoupoff.
Case signorili per il principe Gagarine, Branicki; per la contessa
Schonvaloff, per il principe Lanskoy (distrutto). La Farmacia centrale.
Una sala in casa Chéremeteff. Palazzo Bezborodko a Mosca
(progetto). Palazzo Chéremeteff a Mosca (progetto). Villa
a Ostankino. Teatro al Palazzo Imperiale.
Anno 1795-97 - Palazzo del conte Zavadorski.
Anno 1804 - Palazzi a Panourovka, a Stolnoie, a Stepanorskoé.
Anno 1800-05 - Progetti per un teatro a Pietroburgo, e vari altri
edifici.
Anno 1800-06 - Cappella di Malta. Maneggio di Chevolin de Guarde.
Catafalco per Paolo I. Ospedale Maria a Pietroburgo.
Anno 1806 - Gabinetto di Sua Maestà lImperatrice (vicino
al palazzo Anitchov). Istituto di Caterina.
Anno 1806-08 - Istituto Smolny.
Anno 1814 - Arco di Narva (in legno) e tribune.
Anno 1815 - La Cattedrale del Redentore per Mosca (progetto).
OPERE
DI G. QUARENGHI IN ALTRE NAZIONI
Casino del vescovo Molino a Bergamo. Una villa a Elgammer. Un maneggio
a Monaco. Un interno in casa della duchessa di Modena a Vienna.
Un progetto di teatro per Bassano. Ed altre cose minori od incerte.
QUARENGHI E SAN PIETROBURGO
Busto
Il 28 maggio 2003 il Sindaco di Milano, Albertini, ha inaugurato
i busti dei grandi architetti italiani di San Pietroburgo: G. Quarenghi,
B. Rastrelli, C. Rossi, A. Rinaldi, dislocati sulla piazza del nuovo
Maneggio.
Tomba
Al Cimitero Tikhvin, nel Monastero di Alexander Nevskij, si trova
la tomba dellarchitetto.
QUARENGHI E LITALIA
Busto di Quarenghi
Il gruppo di gessi di Nino Galizzi, ispirato a "famosi brembani",
è stato anche realizzato in pietra di Sarnico per il giardino
di Villa Belotti a Zogno. Tra questi cè il busto di
Quarenghi che nacque a Valle Imagna, Bergamo, nel 1744.
LOsservatorio Quarenghi
L'Associazione "Osservatorio Quarenghi", che ha sede
in Bergamo presso la Biblioteca Civica A. Mai piazza Vecchia 15,
promuove la valorizzazione e la conoscenza delle carte e dei disegni
di Giacomo Quarenghi mediante l'istituzione del Premio Quarenghi,
l'organizzazione di incontri, seminari, convegni, l'edizione di
studi, l'allestimento di mostre.
BIBLIOGRAFIA
AA. VV., Disegni di Giacomo Quarenghi, Venezia, 1967.
AA. VV., Giacomo
Quarenghi: architetto a Pietroburgo: Lettere e altri scritti Venezia,
1988.
AA. VV., Giacomo Quarenghi: Architetture e vedute, Catalogo
della mostra di Bergamo, Palazzo della Ragione, 14 maggio-17 luglio
1994, Electa, Milano, 1994.
Grimm G.G., Quarenghi, Leningrado, 1962.
Piljavskij V., Giacomo
Quarenghi, Credito Bergamasco, Bergamo, 1984.
Taleporovsky V.N.,
Quarenghi, Leningrado-Mosca, 1954.
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