KUNSTKAMERA E PIETRO IL GRANDE
L'unico
museo di San Pietroburgo sconsigliato ai bambini e alle persone
psicologicamente instabili... Nelle bocce di vetro galleggiano i
coccodrilli, scimmiette e bestiole strane, i serpenti e pesci rari
da tutto il mondo... Ma non solo. Davanti ai corpi inbalsamati di
neonati e bambini, conservati con una tale perizia che hanno ancora
un lieve sorriso sulla bocca oppure un espressione di dolore e sofferenza,
non si può rimanere indifferente. Questo e' la famosa collezione
di Fredryk Ruysch, un inventore olandese, acquistata personalmente
dallo Grande Zar Pietro. Il gabinetto anatomico contiene vari esseri
"con cui la natura aveva crudelmente scherzato", cioe'
mostri... Inoltre, il Museo presenta gli animali impagliati, le
farfalle trafitte, le monete, le piante e i fiori secchi, gli idoli,
i manoscritti, gli squisiti ornamenti in oro e argento che arrivavano
dai kurgany della Siberia, della Crimea, della Russia. Un museo
di San Pietroburgo da non perdere sia per la sua originalità,
sia per una collezione tanto affascinante quanto insolita.
Nel primo autunno del 1697, ad Amsterdam, Pietro il Grande visitò
il gabinetto anatomico di Fredryk Ruysch, inventore del preparato
in cui potevano essere conservati, perfettamente intatti, cadaveri
e parti del corpo umano. Osservò a lungo, galleggianti in
multiformi bocce di vetro dallimboccatura cosi minuscola che
a stento vi sarebbe passata una mano, «un cervello, un polmone,
due reni, ogni sorta di interiora... cinquanta neonati... scimmiette
e bestiole indiane e serpenti meravigliosi, e rane e molti pesci
strani, e coccodrilli... e serpenti bicefali...». Pietro decise
che nella sua Kunstkamera avrebbe raccolto ogni "stranezza
anatomica, zoologica e mineralogica ...naturale o creata dallabilità
umana... da tutte le Russie, affinchè i russi potessero formarsi
unidea sistematica della storia naturale". Cosi da Vyborg
è arrivata una pecora con due lingue e molti occhi, da Tobolsk
- un agnello con otto zampe e uno con tre occhi, un vitello a due
teste. La collezione venne arricchita da un scheletro del gigante
Nikolas Bourgeois, alto due metri e ventisette centimetri e del
nano Foma Ignatev, che a mani e piedi aveva una specie di
pinna al posto delle dita.
Situato sulla riva della Neva nel centro cittadino di Pietroburgo,
la Kunstkamera e un simbolo precursore dellaccademia
russa del diciottesimo secolo. Fondata da Pietro il Grande nel 1714
fu il primo museo russo: lo scopo era quello di raccogliere ed esaminare
le rarita naturali ed umane. Oggi la collezione antropologa
ed etnografica kunstkamera, e fra le piu
complete ed interessanti al mondo, conta ben oltre un milione di
manufatti riflettenti la diversita delle culture tradizionali
del vecchio e nuovo mondo, nonche rarita alquanto inquietanti.
Il museo e stato da sempre uno tra i piu grandi centri
internazionali in cui viene studiata leredita culturale
umana, nonche luogo simbolo della tradizione antropologica,
archeologica e alchimistica dei grandi scienziati russi dal diciottesimo
al ventesimo secolo. Il museo custodisce informazioni interessanti
ed utili inerenti la gente e le culture del mondo, si differisce
notevolmente da tutti gli altri musei in Pietroburgo e per questo
e quello che da sempre suscita maggior interesse.
www.kunstkamera.ru
Il museo e aperto dalle 11:00 alle 17:30, mentre la biglietteria
viene chiusa alle 17:00, il giorno di chiusura e il lunedi
e lultimo mercoledi di ogni mese.
Indirizzo: Universitetskaya Naberezhnaya, 3 - 199034, San Pietroburgo,
Russia
Metro Nevsky Prospekt
Telefono (ufficio informazioni): 7(812) 328-12-14
LAccademia Russa delle Scienze San Pietroburgo
L'Accademia Russa delle Scienze è l'accademia nazionale della
Federazione Russa. È un'organizzazione che include istituti
scientifici provenienti dall'intero territorio del Paese. Essere
inseriti come membro dell'Accademia è da tutti considerato
un onore. Fino al 1991 era conosciuta come Accademia delle Scienze
dell'URSS.
Storia
L'accademia
fu fondata a San Pietroburgo da Pietro il Grande, e ufficializzata
nel decreto del Senato del 22 gennaio 1724. Furono invitati a lavorarvi
personalità del calibro di Eulero, Christian Goldbach, Nicolas
e Daniel Bernoulli, gli embriologi Caspar Friedrich Wolff, Karl
Ernst von Baer, l'astronomo e geografo Joseph-Nicolas Delisle, il
fisico Georg Wolfgang Kraft e lo storico Gerhard Friedrich Müller.
Scienziati provenienti dall'Accademia sono stati più volte
a capo di spedizioni per l'esplorazione delle regioni più
remote della Russia. Tra queste, la seconda spedizione in Kamchatka
di Vitus Bering (1733-43), e le spedizioni in Siberia di Peter Simon
Pallas (1769-74).
Nel 1925 il governo Sovietico definì l'Accademia Russa delle
Scienze come "la più alta istituzione scientifica dell'intera
Unione" e la rinominò Accademia delle Scienze dell'URSS.
Essa, nel corso degli anni, operò alla costituzione di Accademie
delle Scienze in tutte le repubbliche sovietiche (con l'eccezione
della Russia), in molti casi invitando molti scienziati di spicco
a trasferirsi e a vivere in altre repubbliche. Dopo il Collasso
dell'URSS, con decreto del Presidente della Federazione Russa del
2 dicembre 1991, l'Accademia Russa delle Scienze è stata
ristabilita col nome originario, ed ha ereditato tutte le strutture
dell'Accademia delle Scienze dell'URSS sul territorio della Russia.
L'Accademia Russa delle Scienze include un ampio spettro d'istituzioni
didattiche e di ricerca:
Istituto di Fisica Nucleare Budker
Istituto Fisico-Tecnico Ioffe
Istituto di Matematica Applicata Keldysh
Istituto Botanico Komarov
Istituto di Meccanica di Precisione e Ingegneria Informatica Lebedev
Istituto di Fisica Lebedev
Istituto di Fisica Teorica Landau
Istituto di Matematica Steklov
Istituto per le Foreste Sukachev
L'Istituto di Scienze e Tecnologia di Mosca non fa parte dell'Accademia
(appartiene infatti al Dipartimento per l'Educazione della Federazione
Russa), ma il sistema didattico universitario adopera diverse sue
strutture come centri per la diffusione delle scienze.
Le istituzioni che fanno parte dell'Accademia o sono direttamente
collegate con essa sono in comunicazione tra loro grazie a uno "Spazio
Internet Russo per la Scienza" (Russian Space Science Internet,
RSSI). Esso, che era partito con 3 membri, oggi annovera 3100 affiliati,
compresi 57 tra i più grandi centri di ricerca della Federazione.
www.ras.ru
PIETRO IL GRANDE
Primo
tra i figli dello zar Alessio e della seconda moglie, Natalia Naryskin,
Pietro I, poi detto "Il Grande", nasce a Mosca il 30 maggio
1672. Rimane orfano a soli quattro anni. Nel 1682, alla morte del
fratello Fëdor III (figlio di Maria Miloslavskij, prima moglie
di Alessio), Pietro I viene proclamato unico zar dai partigiani
dei Naryskin, ma una rivolta della guardia di palazzo e dei boiari
ispirata dalla fazione dei Miloslavskij impone una diarchia con
Ivan, fratello di Fëdor.
Data la giovane età dei due zar il potere effettivo viene
affidato alla reggente Sofia, sorella di Ivan, che relega Pietro
I in un villaggio alle porte di Mosca. Nel 1689 Pietro I scampa
a una rivolta della guardia di palazzo, organizzata da Sofia per
eliminarlo; Pietro I passa quindi all'azione con l'aiuto di truppe
organizzate e addestrate durante il suo forzato esilio: raggiunge
Mosca e destituisce Sofia; si fa incoronare zar con il fratello
Ivan e delega ogni azione di governo alla madre Natalia. Solo successivamente
alla morte di Natalia (1694) e di Ivan (1696) Pietro I assume direttamente
il potere.
Mirando a fare della Russia uno stato moderno capace di affacciarsi
sulla situazione internazionale in posizione dominante, Pietro I
effettua un lungo viaggio che tocca i più importanti peasi
europei, con l'obiettivo di studiare le strutture organizzative
e produttive, e reclutare maestranze qualificate da portare in Russia.
Rientra a Mosca e introduce nel paese una serie di cambiamenti che
riformano la struttura e i meccanismi statali e sociali. Introduce
e promuove costumi e atteggiamenti occidentali nell'aristocrazia
russa, forma governatorati per il controllo fiscale e giudiziario
di tutto il territorio, crea un senato di nove membri di ausilio
all'opera di governo. Dentro la chiesa ortodossa sostituisce il
patriarcato con il collegio ecclesiastico del Santo Sinodo, mettendo
a capo un procuratore generale di sua nomina. Nel 1722 inoltre sovverte
la tradizione ereditaria della corona russa con un decreto che attribuisce
allo zar il diritto di designare il proprio successore, anche scavalcando
il diritto di primogenitura.
Un altro importante obiettivo dello zar è lo sviluppo dell'economia
nazionale che, pur incoraggiando l'iniziativa privata, ricorre ampiamente
all'intervento diretto dello stato. L'industrializzazione interessa
soprattutto gli Urali, dove Pietro I imprime un ponderoso impulso
all'industria estrattiva e metallurgica. Adotta il calendario giuliano
e la semplificazione dell'alfabeto cirillico; fa pubblicare il primo
giornale russo.
L'obiettivo di Pietro I è fare della Russia la maggiore potenza
dell'Europa orientale: ritiene essenziale conquistare uno sbocco
al mare assicurandosi il predominio sul Baltico e sulla regione
del Mar Nero. Ciò lo conduce allo scontro bellico con l'impero
turco e la Svezia: trova un alleato naturale nell'Austria.
Pietro I da il via alla colonizzazione russa delle coste del Mar
Nero: il possedimento viene confermato nel 1699 con la pace di Carlowitz,
conclusa tra Asburgo, Venezia, Polonia, Russia e impero ottomano.
Il predominio sul Mar Baltico è impresa assai più
ardua: nella II guerra del Nord (1700-21) Pietro I aderisce alla
coalizione contro Carlo XII di Svezia e invade l'Estonia; viene
pesantemente sconfitto a Narva e abbandona momentaneamente il conflitto.
Mentre gli svedesi sono impegnati contro la Polonia, la Russia riorganizza
l'esercito, riconquista Ingria, Carelia ed Estonia e fonda sulle
coste del Baltico la città di San Pietroburgo: è il
1703. La città viene elevata a capitale dell'impero russo
nel 1712.
Chiuso il confronto con Carlo XII, Pietro I continua la guerra contro
l'impero ottomano, alleato degli svedesi; la pace viene raggiunta
nel 1711, ma costa alla Russia la rinuncia ad Azov. I possedimenti
baltici, nuovamente contesi dalla Svezia, vengono definitivamente
acquisiti con la pace di Nystad.
La conclusione della guerra nordica sancisce il predominio russo
nella regione baltica: Pietro I si proclama "Zar di tutte le
Russie".
Morirà a San Pietroburgo il 28 gennaio 1725.
Il processo di europeizzazione iniziato da Pietro il Grande è
di importanza fondamentale nella storia della Russia moderna, anche
se richiederà quasi due secoli per affermarsi in modo concreto.
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