MONASTERO
ALEXANDER NEVSKY A SAN PIETROBURGO
La prospettiva Nevskij termina nella piazza Aleksandr Nevskij,
davanti al Monastero Aleksandr Nevskij della Santissima Trinità,
uno dei quattro «lavra», cioè Monasteri ortodossi
privilegiati rispetto ai «Monastyr» perchè sedi
di un Metropolita e di un Seminario (gli altri tre sono quelli di
Sergiev Posad, presso Mosca, di Kiev e di Volyn in Ukraina).
Lo
volle Pietro il Grande nel 1710 perchè la sua capitale doveva
avere un Lavra degno di reggere il confronto con gli altri tre.
Cinto da mura massicce, il complesso appare una vera e propria fortezza
che racchiude sette chiese e tre cimiteri. L'imponente Cattedrale
della Trinità, di stile classico, è la più
importante e sfarzosa.
La costruzione, iniziata dal Trezzini nel 1776, fu portata a termine
nel 1790 sotto Caterina II dal russo Ivan Egorovic Starov (1745-1808).
Il gusto della zarina per lo sfarzo è particolarmente evidente
negli interni sovraccarichi di ornamenti. Dei tre cimiteri del Monastero,
quello di San Lazzaro è il più antico della città
e vi sono sepolti illustri scienziati, scultori e architetti. Nel
cimitero di Tichvim, a destra appena dopo l'ingresso, ci sono le
tombe di letterati e musicisti quali,
Mily Balakirev - (1836-1910),
compositore
Alexandr Borodin - (1833-1887), compositore
César Cui - (1835-1918), compositore
Fëdor Dostoevskij - (1821-1881), autore
Michail Glinka - (1804-1857), compositore
Ivan Krylov - (1769-1844), autore
Modest Musorgskij - (1839-1881), compositore
Marius Petipa - (1818-1910), ballerina e coreografa francese
Nikolaj Rimskij-Korsakov - (1844-1908), compositore
Nikolaj Rubinstein - (1835-1881), pianista, direttore e compositore
Fyodor Ignatyevich Stravinskij - (1843-1902), cantante d'opera,
padre del compositore Igor Stravinskij
Piotr Ilic Caikovskij - (1840-1893), compositore
ALEKSANDER NEVKSIJ
Aleksandr Nevskij nacque il 30 maggio 1220 e morì il 14
novembre 1263. Figlio di Yaroslav Vsevolodovich, fu principe di
Novgorod e di Vladimir (1252) ed è rimasto famoso per le
sue epiche gesta militari.
Fu incaricato di difendere le terre del nord-ovest russo dagli svedesi
e dai tedeschi. Il 15 luglio 1240 attacca e sconfigge l'esercito
svedese che è appena sbarcato alla confluenza dei fiumi Neva
e Izhora. La vittoria russa nella Battaglia della Neva blocca sul
nascere il tentativo svedese di invasione, su vasta scala, della
Russia.
Come risultato della battaglia il giovane Alexander riceve
il soprannome, appunto, di Nevskij, relativo, cioè, alla
Neva. Questa vittoria rafforza la sua influenza politica ma allo
stesso tempo peggiora i suoi rapporti con i boiari. Poco dopo Alexander
deve lasciare Novgorod in seguito a questo contrasto. Quando la
Russia si trova sotto la minaccia di invasione da parte dei Cavalieri
dell'Ordine Teutonico, le autorità di Novgorod mandano nuovamente
a chiamare Nevskij. Egli ritorna dal suo "esilio" nella
primavera del 1241 ed in breve tempo, raccolto un esercito, ricaccia
gli invasori.
Molti storici considerano gli assedi di Kopor'ye e di Pskov come
sofisticati esempi dell'arte dell'assedio. Nella battaglia decisiva
Alexander ed i suoi soldati resistono alla cavalleria teutonica,
guidata dal Maestro dell'Ordine Hermann, fratello di Albert di Buxoeveden,
il cristianizzatore della Livonia. Nevskij fronteggia il nemico
sul ghiaccio che copre il Lago Chud e schiaccia i cavalieri teutonici
durante la Battaglia del lago ghiacciato il 5 aprile 1242.
Questa
vittoria è una tappa importante nella storia del medioevo
russo. I fanti russi accerchiano e sconfiggono un esercito di cavalieri
montati a cavallo e dotati di armatura pesante molto prima che tattiche
analoghe contro la cavalleria venissero utilizzate in Europa occidentale.
La grande vittoria di Nevskij contro i Cavalieri Teutonici probabilmente
causa la morte di un numero limitato di nemici in confronto alle
centinaia registrate nelle cronache russe del tempo. Spesso, nel
medioevo, battaglie di grande importanza storica sono combattute
da eserciti che sembrano esigui se guardati con occhi moderni. Comunque
la vittoria russa ha una valenza culturale e politica che va ben
oltre il valore strategico.
Dopo l'invasione teutonica Nevskij continua a rafforzare la Russia
del nord-ovest. Manda inviati in Norvegia e firma il primo trattato
di pace tra Norvegia ed il Rus' (nome con cui è indicato
lo stato russo) nel 1251. Guida un suo esercito in Finlandia e successivamente
sbaraglia gli svedesi che stanno tentando un blocco del Mar Baltico
contro i russi, nel 1256.
Nevskij dimostra anche di essere un cauto e lungimirante politico.
Respinge i tentativi della Curia Papale di causare una guerra aperta
tra la Russia e l'Orda d'Oro, dimostrando di aver pienamente compreso
l'inutilità di una guerra contro i Tartari, almeno in quel
momento.
Gli storici sono incerti nell'interpretare il comportamento di Alexander
nei confronti dei Mongoli.
È possibile che la sua scelta di accettare il vassallaggio
russo all'Orda sia stato determinato dal desiderio di salvaguardare,
per quanto possibile, la propria condizione e di sfruttare l'amicizia
con i Mongoli nel caso qualcuno tentasse di rovesciare la sua posizione.
Nevskij tenta di rafforzare la propria posizione di principe a spese
dei boiari mentre allo stesso tempo reprime qualsiasi moto anti-feudale
nello stato. Secondo altri Nevskij agisce con l'obiettivo di evitare
una rovinosa invasione da parte dei Mongoli. Nevskij, comunque,
compie anche servizi per l'Orda: combatte, ad esempio, a fianco
dei Tartari, anche se mai contro altri russi.
Muore, mentre è di ritorno dalla capitale dell'Orda, nella
città di Gorodets. Un figlio di Alexander, Daniele diventa
Principe di Mosca dando origine alla dinastia di sovrani che porteranno
la Moscovia a diventare una importante nazione dell'Europa rinascimentale.
Verso la fine del XIII secolo viene compilata una cronaca detta
La vita di Aleksandr Nevskij, nella quale è rappresentato
come l'ideale principe-soldato difensore della Russia. Pietro il
Grande fa trasportare i suoi resti a San Pietroburgo. Nel 1725 viene
introdotto l'Ordine di Aleksandr Nevskij come una delle più
alte decorazioni militari. Cancellato, come tutte le altre decorazioni,
dalla rivoluzione d'ottobre, l'Ordine viene ripristinato nel 1942.
Sulla figura di Aleksandr Nevskij e sulla sua vittoria sui Teutoni
è famoso il film del regista russo Sergei Mikhailovic Eisenstein
con musica di Sergei Prokofiev.
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