Pochi nomi di città sono tanto evocativi come quello di Samarcanda, "la città ricca", "la città dorata", "il giardino dell'anima", "lo specchio del mondo", "il gioiello dell'Islam", “il paradiso dell'antico Oriente”, “la perla preziosa del mondo Islamico”, “la Roma dell'Oriente”, una meta solo delle fantasie che popolano l'immaginario infantile, immortalata da scrittori e poeti di tutti i tempi e di tutte le culture.
Nessuna città al mondo fonda fortemente il suo fascino non sulla bellezza dei suoi monumenti o su avvenimenti storici documentati o su romanzi che la descrivono, ma bensì su un Mito, impalpabile ma fortemente evocativo, come Samarcanda.
Samarcanda richiama nella nostra mente luoghi esotici ed immaginari, luoghi desiderati ma inarrivabili, luoghi di indicibile bellezza, luoghi forse esistenti solo in leggende od in scritti di viaggiatori di epoche lontane. Per questo aspetto, suscita lo stesso fascino della mitica Atlantide oppure dell'antica e leggendaria Timbuctù.
Pochi nomi di città sono tanto evocativi come quello di Samarcanda, "la città ricca", "la città dorata", "il giardino dell'anima", "lo specchio del mondo", "il gioiello dell'Islam", “il paradiso dell'antico Oriente”, “la perla preziosa del mondo Islamico”, “la Roma dell'Oriente”, una meta solo delle fantasie che popolano l'immaginario infantile, immortalata da scrittori e poeti di tutti i tempi e di tutte le culture.
Nessuna città al mondo fonda fortemente il suo fascino non sulla bellezza dei suoi monumenti o su avvenimenti storici documentati o su romanzi che la descrivono, ma bensì su un Mito, impalpabile ma fortemente evocativo, come Samarcanda.
Samarcanda richiama nella nostra mente luoghi esotici ed immaginari, luoghi desiderati ma inarrivabili, luoghi di indicibile bellezza, luoghi forse esistenti solo in leggende od in scritti di viaggiatori di epoche lontane. Per questo aspetto, suscita lo stesso fascino della mitica Atlantide oppure dell'antica e leggendaria Timbuctù.
Samarcanda invece esiste veramente, è una città che sa uscire dal suo Mito per materializzarsi agli occhi del visitatore… per poi rapirlo subito dopo, risucchiandolo nel suo Mito evocativo nel corso della visita alle vestigia di un'epoca, quando Samarcanda era un'importantissima tappa sulla Via della Seta, crocevia di razze, culture, lingue, religioni.
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