Anche Kiva, come Bukhara, ha conservato intatto il suo centro storico. Oggi si presenta come una tranquilla cittadina a 35 km da Urghench.
La sua storia affonda nella leggenda. Si dice che, Khiva fu fondata quando Sem, figlio di Noè, scavò un pozzo in questa zona. Storicamente comunque è accertato che la città esisteva nell'VIII secolo come fortezza minore e stazione commerciale lungo la diramazione della Via della Seta in direzione del Mar Caspio e del Volga. All'inizio del XVI secolo Khiva divenne la capitale dell'impero Timuride: era famosa per un fiorente mercato degli schiavi. Nel XIX secolo, poichè la Russia non liberò la regione dal giogo dei Timuridi anche i più impavidi e coraggiosi temevano d'imbattersi in queste feroci popolazioni e affrontare la loro desertica terra.
La Khiva moderna è una strana città. Vale la pena di passeggiare per i monumenti storici. Il centro storico, a differenza di quelli di altre città centroasiatiche, è rimasto integro - ben conservato ma privo di vitalità. Anche nel bel mezzo delle fitte moschee, fra tombe, palazzi e madrase, dovrete infatti lavorare molto di fantasia per evocare la confusione, e anche la desolazione, che vi regnavano un tempo. Una sorpresa per gli occhi, dopo il blu di Samarcanda e il marrone di Bukhara, sono le piastrelle turchesi e alcune parti dell'Ichon Qala, la cittadella cintata, tuttora abitata e abbastanza trascurata da far dimenticare l'atmosfera da museo dell'intera città. Il mattino e la sera sono i momenti migliori per visitare Khiva. I luoghi turistici principali sono il minareto di Kalta Minor rivestito di piastrelle turchesi, la fortezza di Kukhna Ark, le 218 colonne lignee della moschea Juma, il palazzo Tosh-Khovli sontuosamente decorato, la madrasa di Islom Huja e il relativo minareto simile a un faro e, infine, il mausoleo di Pahlavon Mahmud, considerato il più sacro della città, decorato con piastrelle di squisita fattura. Centro storico di Khiva si entra per la porta Koch-Darvaza e ci si trova in una citta museo disabitata ma integra. Una sorpresa per gli occhi, dopo il blu di Samarkanda e il marrone di Bukhara, sono le piastrelle turchesi e alcune parti dell'Ichan-Qala.
Monumenti
Nella cittadella antica di Khiva, dichiarata patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, racchiusa da un perimetro rettangolare costituito da alte mura di mattoni, sono concentrati i principali monumenti storici
EDIFICI DI GRANDE RILIEVO STORICO E CULTURALE
Minareto di Kalta Minor (1855): particolare il suo rivestimento di piastrelle turchesi.
: dedicato al predecessore e protettore dei sultani Kungrad che trasformò la tomba del santo in una necropoli dinastica è considerato il più sacro della città ed è decorato con piastrelle di squisita fattura.
: antica residenza dei Khan, costruito con 160 stanze, diviso in tre parti, l'harem, le sale dei ricevimenti e la grande sala del tribunale.
Minareto di Kalta Minor (1855): particolare il suo rivestimento di piastrelle turchesi.
: dedicato al predecessore e protettore dei sultani Kungrad che trasformò la tomba del santo in una necropoli dinastica è considerato il più sacro della città ed è decorato con piastrelle di squisita fattura.
Moschea e minareto di Juma (1788/89): fondata nel X secolo e ricostruita a fine ‘700 presenta una vasta sala ipostila con 112 colonne e molti elementi sottratti da altri antichi edifici.
: antica residenza dei Khan, costruito con 160 stanze, diviso in tre parti, l'harem, le sale dei ricevimenti e la grande sala del tribunale.
Altri importanti edifici storici
- Ok Mechet (la Moschea Bianca) (1832/42)
- La moschea e il minareto di Said-bay (fine XVIII - inizi XIX secolo)
- Madrasa di Kutlug-Murad-Inak (1804/12),
- Ponte e caravanserraglio di Allakulihan (XIX secolo)
- Madrasa di Abdulla Han (1865),
- Moschea e palazzo di Anush Han (1657)
- Madrasa di Muhammad Amin Han (1851/52)
- Minareto di Tura-Murat-Tur (1888)
- Madrasa di Amin Han (1871)
- Madrasa di Shirgaziz han (1718/20),
- Moschea di Boglandi (XIX secolo)
- Madrasa di Arabhan (1838)
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